Versione vegan della tradizionale ciaccia toscana, con nulla da invidiare all'originale.
Ingredienti
- 500 gr di farina di Manitoba o farina 0
- 100 gr zucchero di canna, possibilmente quello più fine
- 6 cucchiai di olio EVO
- 12 gr di lievito di birra (circa metà cubetto)
- 1 cucchiaino di malto o di miele
- 300 ml di acqua tiepida
- uva bianca o rossa, possibilmente con chicchi grossi (io ho usato la pizzutella)
Procedimento
1) in una tazza fare sciogliere il lievito di birra in 50 ml di acqua tiepida, aggiungere il malto o il miele, mescolare bene e lasciare riposare qualche minuto
2) nel frattempo, in una terrina capiente setacciare la farina con 80 gr di zucchero di canna e un pizzico di sale
3) aggiungere a farina e zucchiero il lievito sciolto e mescolare
4) aggiungere 4 cucchiai di olio e cominciare ad impastare, aggiungendo i restanti 250 ml acqua tiepida a filo fino a che l'impasto non si riesce a lavorare bene con le mani
5) trasferire sul piano di lavoro e impastare per 10 minuti (per chi ha l'impastatrice automatica sarà sicuramente meno), eventualmente, se è troppo appiccicoso,aggiungere un po' di farina
6) alla fine deve risultare un impasto morbido e compatto, ancora un po' appiccicoso
7) trasferire l'impasto in una terrina da forno e ungerlo bene sopra e sotto con un po' di olio
8) coprire la terrina con un panno umido e metterla in forno spento ma con la luce accesa a lievitare per 2 ore. Se fa molto freddo, preriscaldare il forno a 50° e spegnerlo prima di metterci l'impasto a lievitare.
9) nel frattempo pulire l'uva e tagliare i chicchi a metà e, se siete pittime come me, togliere pure i nocciolini. Chi la mangerà vi giurerà amore eterno.
10) trascorse le 2 ore, l'impasto dovrebbe aver raggiunto il doppio del volume
11) trasferirlo sulla spianatoia, aggiungere ancora due cucchiai d'olio e impasare per 5 minuti fino a che non è perfettamente liscio. Se diventa troppo appiccicoso o unto (può accadere se si è usata una farina 00) spolverare con un po' di farina fino a che si riesce a lavorare agevolmente senza appiccicarsi alle mani
12) dividere l'impasto in due panetti e stenderne uno in una teglia unta d'olio o coperta da carta da forno
ATTENZIONE! La pasta per pizza o focaccia, sia essa dolce o salata, non va mai tirata con il mattarello ma va premuta con le mani, partendo dal centro verso l'esterno. In questo modo si allarga facilmente senza perdere elasticità e morbidezza
13) disporre i chicchi tagliati in precedenza sulla base della focaccia: più ce ne mettete meglio verrà
14) spolverare con abbondante zucchero di canna e spruzzare con un po' d'olio EVO
15) allargare la seconda porzione d'impasto sul piano di lavoro o, meglio, su un foglio di carta da forno spennellato d'olio
15) quando la forma e dimensione è simile a quella nella teglia, sovrapporla al primo strato
16) anche qui, mettere uva, abbondante zucchero e una spruzzata d'olio
17) preriscaldare il forno a 180° (io uso lo statico ma credo che per il ventilato sia la stessa cosa) e cuocere la focaccia a mezzo ripiano per 30 minuti, poi abbassare la temperatura a 150° e cuocere per altri 10/50 minuti. Se sembra che sia troppo scura in superficie, spegnere il forno e terminare la cottura a forno spento.
Alla fine dovrebbe risultare così, dorata fuori e ben cotta dentro:
_ricette vegane
(38)
_ricette vegetariane
(16)
animali
(1)
antipasti
(7)
contorni
(3)
dolci
(13)
etica
(1)
farinata
(1)
gnocchi
(3)
insalate
(2)
link a ricette esterne
(1)
natura
(1)
pane e focacce
(2)
pane fatto in casa
(1)
pasta fresca
(1)
piatti unici
(1)
pizze
(1)
primi piatti con verdure
(4)
primi piatti di pasta
(3)
primi piatti di riso
(2)
salse
(4)
secondi
(3)
sformati di verdura
(6)
torte salate
(2)
vegetarianesimo
(1)
verdure ripiene
(2)
zuppe
(1)
Cerca nel blog
15 ottobre 2013
10 ottobre 2013
Riso al curry con mandorle, uvette e porri
Ingredienti
- 200 gr di riso Basmati
- 1 porro
- 1 spicchio d’aglio
- 1 manciata di uvette
- 1 manciata di mandorle a scaglie (si trovano già pronte nei supermercato)
- 250 ml di latte di soia
- 3 cucchiaini di curry
- un po’ di salsa di soia
- 1 cucchiaio di ghee (burro chiarificato) o olio extravergine
Preparazione
1) Sciacquare il riso Basmati sotto acqua corrente per togliere un po’ di amido.
2) Consiglio di utilizzare un colino a maglie fitte o, ancora meglio, un setaccio per la farina per evitare che il riso si infili nei buchi dello scolapasta.
3) Mettere le uvette in un po’ di acqua calda per ammorbidirle.
4) Mettere sul fuoco un pentola con abbondante acqua per far bollire il riso.
In un wok (o una pentola antiaderente larga) mettere un cucchiaio di ghee (o due di olio EVO) e l’aglio e far rosolare l’aglio fino a che è dorato.
5) Nel frattempo pulire e affettare sottile il porro e aggiunge lo al soffritto; lasciarlo stufare lentamente con il gas basso. Bagnare con la salsa di soia e, se si asciuga troppo, con un po’ di acqua di cottura del riso.
6) Quando l’acqua bolle, salarla e buttarci il riso. Attenzione! Il riso dovrà essere scolato MOLTO al dente per continuare la cottura con il wok, quindi non buttarlo in acqua prima che il porro sia quasi cotto.
7) Mentre il riso cuoce (dipende dal tempo indicato sulla confezione ma in genere dopo 5/7 minuti potrebbe già essere al dente), fare scaldare una padella antiaderente e metterci le mandorle a tostare per qualche minuto, fino a che sono dorate. Poi aggiungerle al porro e mescolare.
8) Mettere il latte di soia e il curry in un pentolino e fare scaldare, senza arrivare a farlo bollire.
9) Quando il riso è al dente, alzare per bene la fiamma sotto il wok, tenere da parte una tazza di acqua di cottura e scolare il riso, meglio con un setaccio per farina (vedere punto 1). Buttarlo subito dentro il wok e mescolare, aggiungendo un po’ di acqua di cottura.
10) Quando gli ingredienti sono amalgamati, aggiungere il latte e mescolare. Poi lasciare continuare la cottura mescolando di tanto in tanto fino a che il latte si è assorbito, mantenendo la fiamma media.
Se il riso risulta ancora duro quando il latte si è assorbito, aggiungere un po’ di acqua di cottura
11) Quando il riso ha raggiunto la cottura desiderata, aggiungere le uvette scolate e servire.
Nota: il riso avanzato è ancora più buono il giorno dopo saltato in padella con un po’ di ghee o olio, fino a che forma una crosticina dorata
La foto non rende perché l'ho fatta con il cellulare e non ho nemmeno
curato la presentazione (troppa fame!) ma garantisco sul gusto.
Iscriviti a:
Post (Atom)